Ep. 11 - Vuote, anzi vuotissime
Ma la puntata è gran piena. C'è anche Chiara Gandolfi che ha tantissimo da dire sulle parole ed espressioni vuote
Ciao,
questa puntata rincorre un filo di pensieri che ci tormentava da un po’. Anche tu hai come l’impressione che ci siano delle parole passepartout che dove le metti stanno, ma a vederle da vicino, c’è qualcosa che non torna? Sono le parole vuote, e di questo parliamo nella nuova puntata.
Noi puntine abbiamo sempre usato l’espressione “parole vuote” con grande sicurezza, anche se non sapevamo bene come definirle. Ogni volta che le trovavamo, sentivamo un piccolo spillo che ci penetrava. Un po’ come quando sei dal dentista e sai di avere l’anestesia, ma lo stesso avverti qualcosa. E ti fa un po’ stringere gli occhi.
E siccome noi in questa grande carie delle parole vuote volevamo buttarci (a proposito: carie in inglese si dice cavity, e qui cade proprio a fagiuolo), abbiamo deciso di farci una puntata.
Con noi c’è Chiara Gandolfi che ha saputo dare una certa tridimensionalità al concetto di “parole vuote”.
(Spotify non ti garba? puntino è anche su Apple Podcasts e Spreaker)
L’ospite della puntata è Chiara Gandolfi
Chiara è verbal designer e voice actress. Potresti conoscerla come BalenalaB o forse avrai sentito la sua voce in un museo. Chiara ha scritto un manuale in cui condivide il suo metodo per trovare il proprio stile nella scrittura: si chiama Scrivi più bianco.
Ecco una quote di Chiara direttamente dalla puntata:
“Più le parole sono dense e precise, meglio riescono a popolare il teatro mentale di chi legge: sono delle chiavi di innesco dell’interesse, del coinvolgimento, della memorabilità e dell’apprendimento”.
Un grazie enorme a Chiara.
Altre cose dentro questa puntata di puntino
Tre cosine sennò ci sono troppi spoiler:
all’inizio della puntata facciamo riferimento a L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, il libro del neurologo britannico Oliver Sacks. Se ti piacciono i libri di nonfiction, questa è una lettura per te;
oltre a Chiara Gandolfi, fa capolino un’altra ospite con un vocalino: è Caterina Di Paolo, illustratrice e grafica. Un cinque alto anche a lei che ha reso così ricca questa puntata;
a un certo punto parliamo di una parola che ci sta proprio qui e forse fa lo stesso effetto anche a te: resilienza. Cerchiamo di ricostruirne l’ascesa e il declino, un vero e proprio ciclo che l’ha fatta diventare una parola vuota.
La prossima puntata di puntino esce tra due giovedì: iscriviti a puntino.substack.com e ti avvisiamo noi.
puntino è scritto, registrato e prodotto da Elena Rebaudengo e Valentina Ziliani. Le musiche sono di Valentina Ziliani. La copertina è di Studio Suq, le illustrazioni di Federico Manzone.
A ogni esempio di Chiara sulle parole vuote mi spuntavano un sorriso e un sussulto di gioia. Grazie Elena e Valentina per questa puntata: che meraviglia!
che puntata generosa: ricca di punti, anzi puntini, da tenere a mente e avara di parole vuote. stop.